La tassonomia (dal greco ταξις, taxis, "ordinamento", e νομος, nomos, "norma" o "regola") è, nel suo significato più generale, la disciplina della classificazione.
Lo schema che segue riguarda la tassonomia biologica, ossia le categorie con cui si ordinano gli organismi viventi:

A noi interessa solo la parte alta dello schema (solo per un fatto pratico ovviamente).
I peperoncini appartengono alla famiglia delle Solanaceae Juss. ed al genere
Capsicum L.
All'interno di questo genere abbiamo circa 35 specie delle quali 5 sono domesticate (coltivate) ed una restante trentina (il numero è destinato ad aumentare) selvatiche o semidomesticate.
All'interno delle singole specie esistono altre categorie tassonomiche "inferiori":
Subspecies (subsp.)
Variety (var.)
Subvariety (subvar.)
Form (f.)
Subform (subf.)
In passato nella classificazione del genere
Capsicum venivano usate tutte queste categorie inferiori, attualmente è utilizzata solo la "varietà" .
Spesso si confonde quest'ultima con la "sottospecie". Sono due cose distinte!
Si suole aggiungere anche Cultivar (cv.) ad indicare le singole varietà (da non confondere, anche in questo caso, con la "varietà tassonomica" che è ben altra cosa e rappresenta all'interno di ogni specie, o sottospecie, un gruppo omogeneo di organismi con determinate caratteristiche morfologiche comuni)
Facciamo un esempio pratico:
Aji amarillo
Famiglia: Solanaceae
Genere:
CapsicumSpecie:
baccatumVarietà:
pendulumCultivar: Aji amarillo
Questa è la dicitura completa:
Capsicum baccatum L. var.
pendulum (Willd.) Eshbaugh cv. "Aji amarillo"
L'iniziale del nome del genere va scritta in maiuscolo, mentre va scritta in minuscolo quella della specie e della varietà.
Per quanto riguarda la grafia delle specie è corretto scrivere il nome in corsivo e l'autore in normale. Nelle tabelle le specie devono essere seguite dall'autore. Nel caso di una specie provvista di una varietà l'autore deve seguire sia la specie che la varietà; si omette l'autore della varietà solo quando questa è uguale al nome specifico, es:
Capsicum annuum L. var.
annuum.
Se si ha una diversa classificazione nel tempo, va indicato tra parentesi il nome del primo botanico che lo ha fatto ed a seguire quello dell'ultimo.
Riprendendo l'esempio precedente: Willdenowi aveva classificato questa specie nel 1809
come
Capsicum pendulum Willd. poi riclassificata come varietà tassonomica di
Capsicum baccatum da Eshbaugh, quindi:
Capsicum baccatum L. var.
pendulum (Willd.) Eshbaugh
In ogni scritto la prima volta che si cita una specie va scritta per intero (es:
Capsicum annuum L.) le specie successive possono avere genere abbreviato, C. La prima volta che si nomina una specie lungo il testo essa deve essere seguita dall'autore, le volte successive no. Nelle tabelle e nelle didascalie delle figure i nomi devono essere sempre seguiti dall'autore.
Come abbiamo visto, per indicare l'autore si usa spesso la sigla:
L. sta per Linneo (Linneaus), Willd. per Willdenowi e così via.
Se non si riesce a classificare la specie (perchè di incerta determinazione o nuova e non ancora classificata) si usa la sigla sp. (species):
Capsicum sp.
Il "Pimenta da Neyde" viene spesso indicato come
Capsicum sp.
Alcuni autori utilizzano tale dicitura anche per il "Naga morich" (e gli altri super-hot indiani) frutto di incrocio tra
C. chinense e C. frutescens.