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Re: Esperimento Cocco
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MessaggioInviato: martedì 4 dicembre 2012, 12:57 
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kembol ha scritto:
Quindi Renato hai usato il cocco "a secco" senza aggiungere altri terricci, inerti ecc. ma devi comunque fertirrigare ogni volta?
Ma se uno lo mixxa insieme ad altro, magari aggiungendo fertilizzante a rilascio controllato, si può ovviare alla fertilizzazione (quasi) quotidiana?
Se non mi sono spiegato, l'utilizzo del cocco da solo, secondo te, è sufficiente a patto che si fertilizzi costantemente? (sorry)


Ciao Adriano, devo fare una premessa prima di dare risposta alla tua domanda: tu sai che io non sono un coltivatore esperto e che quella di quest'anno e' la mia prima esperienza in assoluto di coltivare qualsivoglia vegetale, di conseguenza prendi tutto quello che diro' con beneficio di inventario.
Secondo me e' possibile instaurare una coltivazione con substrati pressoche' inerti a patto di fertilizzare, d'altronde nell'idroponica le piante crescono su palline di argilla espansa e nell'aeroponica crescono dentro vasi di plastica tipo quelli della ricotta.
Per quelle che sono le mie conoscenze la controindicazione per il cocco e' la possibilita' dell'instaurarsi di muffe sulla sua superficie, alcuni siti consigliano di trattare il cocco superficialmente con degli appositi prodotti antimuffa, gli altri aspetti li trovo positivi: trattengono l'umidita' ma non l'acqua nel senso che il cocco e' sempre umido finche' si continua a mantenerlo tale ma non e' mai bagnato o inzuppato perche' se si conferisce troppa acqua lui ne trattiene una certa quantita' ma lascia drenare l'eccesso, e' un substrato sempre aerato perche' non si compatta mai il mio e' li da cinque mesi ed e' ancora soffice, non sembra andare in putrefazione nonostante sia un prodotto di origine naturale ne' produce cattivi odori, in pratica compie la funzione di dare sostegno alle piante e consente alle radici di viaggiare e permeare il substrato mentre per esempio nell'aeroponica le radici sono in fascio, il giudizio nel complesso mi sembra piu' che positivo.
per quello che riguarda la fertirrigazione, quando ti organizzi diventa un lavoro di routine, io per esempio mi preparo due taniche da 20 litri ciascuna di fertilizzante A e B
con concentrazione 1/20 sufficienti cioe' a produrre ( 20 + 20 x 20 ) 800 litri di soluzione nutritiva pronta all'uso, e poi quando devo irrigare prendo per esempio 250 ml di sol. A + 250 ml di sol. B aggiungo 9.5 litri di H2O e ottengo dieci litri di soluzione con la quale irrigo tutte le piante, mi tengo sempre a disposizione due bottiglie di plastica da 2 litri delle due soluzioni concentrate prese dalle taniche e quando devo irrigare uso un contenitore graduato e aggiungo semplicemente acqua.
Spero di aver risposto esaurientemente alla tua domanda ti saluto e ti abbraccio Renato.
P.S. se gli esperti trovano qualche errore o imprecisione nella mia teoria condividano pure cosi' potremo trarre beneficio dal confronto.

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Re: R: Esperimento Cocco
MessaggioInviato: martedì 4 dicembre 2012, 13:01 
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discus69 ha scritto:
Wowow Renato belle piantone che son diventate. I miei semi saran stati difettosi :grin:
Roberto


Non erano i semi difettosi e' che non sei capace!!! HaHaHaHa!! :D :D :D :D

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Re: Esperimento Cocco
MessaggioInviato: martedì 4 dicembre 2012, 13:43 
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peperonzino ha scritto:
Secondo me e' possibile instaurare una coltivazione con substrati pressoche' inerti a patto di fertilizzare,

Infatti il problema è proprio quello: dover seguire costantemente le piantine per tutta la stagione senza un fertirrigatore automatico alla Discus69 sarebbe un problema per tutti quelli che per forza di cose, sono costrette a lasciare per periodi più o meno lunghi, le piante.
Nel mio caso, ad esempio, una volta trapiantate nel vaso finale ed attivato l'impianto di irrigazione automatico, non hanno avuto problemi di carenze fino a fine ottobre ad alcune ancora adesso!

peperonzino ha scritto:
per quello che riguarda la fertirrigazione, quando ti organizzi diventa un lavoro di routine, io per esempio mi preparo due taniche da 20 litri ciascuna di fertilizzante A e B con concentrazione 1/20 sufficienti cioe' a produrre ( 20 + 20 x 20 ) 800 litri di soluzione nutritiva pronta all'uso, e poi quando devo irrigare prendo per esempio 250 ml di sol. A + 250 ml di sol. B aggiungo 9.5 litri di H2O e ottengo dieci litri di soluzione con la quale irrigo tutte le piante

Sul Tuo "metodo" mi piacerebbe facessi un topic a parte se e quando ti va, per spiegarne nel dettaglio le procedure sicuramente interessanti! (pollice)

peperonzino ha scritto:
Spero di aver risposto esaurientemente alla tua domanda ti saluto e ti abbraccio Renato.

Grazie mille e ricambio l'abbraccio! (drinks)

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Re: Esperimento Cocco
MessaggioInviato: martedì 4 dicembre 2012, 22:54 
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kembol ha scritto:
Infatti il problema è proprio quello: dover seguire costantemente le piantine per tutta la stagione senza un fertirrigatore automatico alla Discus69 sarebbe un problema per tutti quelli che per forza di cose, sono costrette a lasciare per periodi più o meno lunghi, le piante.
Nel mio caso, ad esempio, una volta trapiantate nel vaso finale ed attivato l'impianto di irrigazione automatico, non hanno avuto problemi di carenze fino a fine ottobre ad alcune ancora adesso!


Hai ragione ma io quest'estate ho aggirato l'ostacolo in quanto ho fatto partire l'impianto di irrigazione che per i dieci giorni che sono stato in vacanza ha erogato solo acqua e le piante si sono dovute accontentare, quando sono tornato ho ricominciato con la fertirrigazione, certo e' che le piante in questione non erano piantate in cocco ma in terriccio debolmente fertilizzato ( c'era un po di leonardite e un po di stallatico) che erano mescolati alla terra da qualche mese non so con quale efficacia residua ma certamente potreva essere una situazione migliore dell'essere piantate in cocco dove non c'e' assolutamente niente.
Penso che bisognera' sperimentare per capire come funziona la faccenda.
Ciao Renato.

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Re: Esperimento Cocco
MessaggioInviato: mercoledì 19 dicembre 2012, 17:13 
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Mi prenoto subito per qualche mattonella :D


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Re: Esperimento Cocco
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emiliano ha scritto:
Mi prenoto subito per qualche mattonella :D

Probabilmente lo faremo in molti quest'anno! ;)
Per quel che mi riguarda intendo usarlo a mò di "inerte", mixato al terriccio e co..(magari riducendo l'agriperlite!)
Al massimo la userò pura nella semina per test di alcune piante e fertilizzando debolmente!

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Re: Esperimento Cocco
MessaggioInviato: mercoledì 19 dicembre 2012, 20:49 
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quasi mi dimenticavo di questa discussione...

Roby: dove li possiamo reperire questi dischetti? ora ce lo puoi dire? (dont_know)

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Re: Esperimento Cocco
MessaggioInviato: domenica 6 gennaio 2013, 22:55 
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Aggiornamento dell'esperimento cocco: le quattro piante di Douglah nella fioriera stanno andando forte, ora la piu' grande e' alta 80 Cm. ed ha una chioma di mezzo metro di diametro.
Uno dei vantaggi del cocco e' che ti accorgi immediatamente quando il substrato e' da irrigare dal colore che il cocco prende in superficie, ma che non e' ancora sintomo di carenza di acqua perche' appena sotto la superficie del cocco il substrato e' ancora umido e di conseguenza non si manda mai la pianta in sofferenza idrica.
La pianta ha gli internodi molto ravvicinati a circa 2,5 - 3 Cm. di distanza l'uno dall'altro non so se sia una caratteristica del Douglah ma sicuramente non dell'illuminazione perche' la pianta e' indoor da sempre ed ora sono ormai almeno tre mesi ( Ottobre, Novembre e Dicembre ) che e' illuminata da un unico neon da 36 watt.
Se fosse tutto merito del cocco sarebbe un bel risultato.
Il cocco in questione era del tipo senza fertilizzanti inclusi quindi la pianta sta procedendo da sei mesi con la tecnica della fertirrigazione.
Ora le foto.

Differenza di colore tra la parte irrigata e la parte asciutta
Allegato:
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IMG_0073.JPG [ 124.44 KiB | Osservato 4148 volte ]


La pianta davanti e di profilo sullo sfondo alcuni Aji amarillo che ci stanno mettendo un eternita' a maturare.
Allegato:
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IMG_0075.JPG [ 148.88 KiB | Osservato 4148 volte ]

Allegato:
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IMG_0079.JPG [ 136.12 KiB | Osservato 4148 volte ]


La distanza degli internodi
Allegato:
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P.S. scusate la qualita' delle foto ogni tanto mi viene voglia di pestare la macchina sotto i piedi.

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Re: Esperimento Cocco
MessaggioInviato: domenica 6 gennaio 2013, 23:36 
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Renato sono uno spettacolo quelle piante (pollice) mi auguro che rimangano tali fino a sta primavera ;)

Roberto

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"Un uccello posato su un ramo non ha mai paura che il ramo si rompa, perché la sua fiducia non è nel ramo, ma nelle sue ali."

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Re: Esperimento Cocco
MessaggioInviato: domenica 6 gennaio 2013, 23:40 
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Vabbè che il douglah e una pianta che cresce anche sui sassi, ma questo e un ottimo risultato finora, sicuramente continuerà con le attenzioni che gli dedichi (ok)


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